Come da richiesta doveva essere un tavolo di grandi dimensioni utilizzabile sia per postazioni di lavoro che per le riunioni di una casa editrice di Udine.
Il progetto iniziale disegnato è stato poi modificato e migliorato durante l’esecuzione del tavolo, pur rimanendo fedele a due punti fermi: utilizzare solo materiale di recupero e avere sistemi di connessione semplici e veloci. Per questo il piano è costituito da vecchie assi in legno di un cantiere edile e le gambe da bancali lasciati integri. Alcuni particolari sono una reinterpretazione di giunti tradizionali, come lo snodo tra le gambe e il traverso centrale che diventa anche un ulteriore piano d’appoggio nascosto per alloggiare i pc. Il tutto è facilmente assemblabile, grazie a una chiave da 10 e un martello per fissare i quattro cogni delle gambe. Pensato e costruito insieme a Mohamed Chabarik.